Descrizione
E' il simbolo della faticosa rinascita di San Pancrazio Salentino, perché da questo edificio a più riprese gli arcivescovi di Brindisi,baroni del posto,diedero impulso al ripopolamento del centro abitato.
Agli inizi del XIII secolo, infatti,la popolazione risultava decimata da guerre e peste. Fu allora che l'Arcivescovo Pellegrino D'Asti adottò un piano per la rinascita: a partire dal 1221 fece costruire questo palazzo ed esonerò dal pagamento delle decime i nuovi abitanti.
Ma il borgo cominciò a prosperare realmente in epoca rinascimentale. Nel 1530 l'ampliamento del palazzo per mano dell'Arcivescovo Girolamo d'Aleandro fu il segnale della ripresa. L'eminente prelato designò la dimora a sua residenza estiva, per la salubrità dell'aria, la mitezza del luogo e la sicurezza dell'ubicazione.
Dell'attuale facciata, particolarmente aggraziati appaiono il portale d'ingresso al piano inferiore e la monumentale scalinata laterale, che porta al piano nobile.